Trovarsi al cospetto di tutta questa bellezza è un grande privilegio che vi deve fare sentire dei veri e propri eletti. Sì, perché al di là dello spettacolo (è considerata la punta di diamante delle attrazioni del sud dell’Islanda) questo è un luogo che praticamente non è mai esistito e che, secondo le previsioni dei geologi, tra una manciata di anni non esisterà più. E quando non esisterà più? Be’, si formerà un placido fiordo! Buona commozione e godetevi tutta questa bellezza.
Jökulsárlón (la laguna del fiume del ghiacciaio) è uno spettacolare lago glaciale situato nel sud dell’Islanda, tra l’Atlantico e il Vatnajökull, a metà strada fra Höfn and Skaftafell lungo la strada 1, formatosi dalla velocissima ritirata del Breiðamerkurjökull, una delle lingue glaciali del più grande ghiacciaio d’Europa. L’area fa parte del Parco Nazionale del Vatnajökull, riconosciuto nel 2019 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Fino a meno di 100 anni fa, che a livello geologico è praticamente ieri, questo lago non esisteva; ha iniziato a formarsi soltanto nel 1934 e ha assunto le sembianze di ciò che è oggi soltanto 50 anni fa.
Quando nel IX secolo i norreni raggiunsero l’Islanda, il confine del Breiðamerkurjökull era circa 20 chilometri più a nord rispetto alla sua posizione attuale. Il lago non esisteva e, complice le temperature del periodo geologicamente chiamato Piccola era glaciale (tra il XV e XIX secolo) per molti secoli questa lingua glaciale non subì alcun processo di scioglimento (anzi crebbe di 1km, tra il 1600 e il 1900).
Tuttavia, nella prima metà del XX secolo, iniziarono i primi cambiamenti climatici che riguardarono l’Artico e le regioni sub-artiche e se da una parte le temperature inaugurarono i primi crolli delle pareti del ghiacciaio, dall’altra un’entrata sempre più massiccia dell’acqua salata dell’Oceano nella laguna attraverso il fiume, accelerava il processo di scioglimento. Il mix fra temperature elevate e una sempre più elevata presenza di acqua di mare direttamente a contatto con la parete del ghiacciaio (il sale, ovviamente, ha la proprietà di abbassare il punto di congelamento dell’acqua sciogliendo de facto il ghiacciaio) è la ragione dell’impressionante ritirata del ghiacciaio (e di crescita del lago).
Per dare un’idea delle dimensioni e della velocità di scioglimento: nel 1975 la superficie misurava 8km². Nel 1998, dopo solo 23 anni, raddoppiò ed oggi si appresta a raggiungere i 20km². Il ghiacciaio si ritira a velocità impressionanti, tanto che secondo gli studiosi tra 200 anni non solo non esisterà più questa lingua glaciale, ma l’intero Vatnajökull, che occupa il 10% della superficie islandese.
Jökulsárlón: una tappa inevitabile
Osservare gli iceberg che danzano il lento della terra è uno spettacolo indescrivibile. Stazionano nel lago, poi si muovono, si girano, come danzatori, prima di abbandonare la pista per uscire di scena e raggiungere l’Atlantico. Quest’ultimo è il responsabile di un’altra meraviglia: l’oceano lavora e leviga quei massi di ghiaccio, come farebbe un artigiano, e tramite la corrente porta queste opere d’arte su una piccola spiaggia vulcanica nero pece, formatasi grazie ai sedimenti vulcanici trasportati dal ghiacciaio al mare, sotto forma di diamanti di ghiaccio. La spiaggia viene comunemente chiamata Diamond beach e si trova dall’altro lato della strada 1, rispetto al parcheggio principale di Jökulsárlón. Magia allo stato puro.
Non perdete per nessuna ragione questo luogo e prendetevi il tempo necessario per sentire nell’anima la voce della Terra. Questo è uno di quei luoghi in cui amo rimanere ore ed ore, semplicemente a camminare contemplando la commovente bellezza. Assistere al viaggio di questi maestosi iceberg (alti fino a 25-30 metri, di spettacolari colori che vanno dall’azzurro intenso al nero dei sedimenti vulcanici) che danzano, si sfiorano, si allontanano, prendono il largo e si trasformano in diamanti, è qualcosa che non dimenticherete mai. Io amo alla follia questo luogo, che porta con sé una bellezza e anche una malinconia unica e che soprattutto non è mai lo stesso. Ogni volta è uno scenario nuovo, come se non fosse mai lo stesso posto.
Le foto vi sembrano familiari? Forse avete già visto Jokuslarlon sul grande schermo. Ha fatto da location per alcuni film, come Batman Begins (anche se nella scena in cui Christian Bale si trova in Tibet), Lara Croft: Tomb Raider e 007 – Bersaglio mobile.
Per vivere a pieno la meraviglia di questo luogo, prendete parte a una delle escursioni in barca (o su mezzo anfibio o a bordo di gommoni Zodiac). In questo modo potrete andare a un passo dagli iceberg, vedere da vicino le foche che nuotano nel lago e… assaggiare l’acqua di ghiacciaio di 1.000 anni fa! Entrambe le escursioni sono veramente a buon mercato (vanno da 40 a 70 euro a persona). Da qui inoltre partono anche alcune escursioni invernali per visitare le grotte di ghiaccio naturali oppure, tutto l’anno, per camminare sul ghiacciaio, a partire da 3 ore di trekking.
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