Come vestirsi in Islanda in inverno
Vi svelo un segreto, che suonerà come un ossimoro (ma leggendo l’articolo capirete che non lo è): in Islanda d’inverno non fa freddo, ma in Islanda d’inverno il freddo si sente eccome. Tradotto? La temperatura nei mesi più freddi dell’anno raramente scende sotto gli 0/-5°C: non fa freddo. Ma immaginate a -5°C un vento costante a 50/70km/h, che entra dappertutto, magari carico di pioggia gelata: la percezione sarà di -15°C: il freddo si sente eccome. Con l’abbigliamento giusto, però, quei gradi percepiti rimangono -5°C o 0°C, perciò è fondamentale partire preparati.
Bene, vi do una buona notizia: non vi preoccupate, vi spiego tutto nel dettaglio in questo articolo (dedicato all’abbigliamento perfetto per un viaggio in Islanda da ottobre ad aprile, indicativamente) così non avrete più alcun dubbio e potrete organizzare e affrontare il vostro viaggio con serenità. Prima di farvi la valigia, vi farò una lista di abiti fondamentali e di abiti invece inutili.
Breve premessa: uno degli aspetti legati al turismo che più fa sorridere gli islandesi e i professionisti del turismo, è vedere i viaggiatori inspiegabilmente imbacuccati, come se stessero affrontando un viaggio al Polo Nord. Sebbene l’Islanda d’inverno sia una destinazione fredda, non fate questo errore, non perché possiate fare ridere gli islandesi e gli addetti ai lavori, ma perché… Non serve! L’errore più comune che ho notato nei miei 10 anni di esperienza è che le persone pensano che l’equazione più abiti=più calore funzioni. Nulla di più sbagliato!
Bufere e vento: il problema non sono (solo) le temperature
Vi faccio un esempio: immaginate di vestirvi in questo modo, in una fredda giornata invernale. Indossate: intimo termico, maglia termica, maglia di cotone a maniche lunghe, maglione pesantissimo, giubbotto, guanti e cappellino che usate nelle fredde giornate di città, sfoderando praticamente l’abbigliamento più caldo che avete nell’armadio. Dovreste essere a posto, no? Però la vostra giornata inizia con un freddo secco, con calma di vento; poi d’improvviso una nevicata, salgono le temperature e poi, tutto d’un tratto, scendono vertiginosamente: vento, la neve si trasforma in una pioggia di ghiaccio che punge e taglia. Il vento gelido entra dappertutto. Siete accaldati, dentro e fuori dall’auto, camminate, attività, il maglione più pesante che avevate nell’armadio vi fa sudare. L’abbigliamento, non essendo tecnico, non protegge a dovere. E’ pesante, anzi pesantissimo, avete addosso chili e chili di roba ma avete tremendamente freddo.
Avete scarpe pesanti, degli “stivaloni” che il commesso del negozio di abbigliamento casual che strizza l’occhio all’abbigliamento outdoor vi ha detto “con questi non avrete problemi”, li avete pagati anche un sacco, oltre al fatto che scivolate dappertutto iniziano a incamerare acqua e umidità; il giubbotto poi, di quelli pesanti ma non tecnici, si impregna in un attimo. Risultato finale? Avete molto freddo, siete inzuppati e la vostra giornata diventa un inferno. Forse l’intero viaggio, visto che in mezzo ai ghiacciai non ci saranno negozi in cui correggere i vostri errori di valutazione. Può sembrare strano, assurdo, ma accade quasi sempre così a chi non ha apprestato attenzione a selezionare gli abiti giusti. E allora come vestirsi in Islanda in inverno?
Siccome il vostro viaggio deve essere un piacere, facciamo che vi aiuto io, passo per passo, a scegliere gli abiti giusti! Per ora segnatevi questo concetto (che funziona in tanti ambiti della vita e come non mai anche in questo): less is more. Declinato a un viaggio in Islanda: abiti più leggeri, ma tecnici (anche nel prezzo). Meglio un pantalone tecnico da 50 euro che uno da 200 ma non impermeabile o anti vento, ad esempio.
SCARPE
SERVE:
La scarpa perfetta è una scarpa tecnica, da trekking o per l’escursionismo in condizioni invernali, che abbia quindi tre caratteristiche: che sia leggera (nel peso), impermeabile e che abbia un ottimo isolamento termico.
Leggera: dovrete indossarle tutto il giorno perciò devono essere estremamente comode; che siano imbottite, in modo che possiate mantenere il calore del piede (se non lo sono, dovrete ricorrere a calze di lana di quelle tecniche per le attività di escursionismo invernali). Qualora doveste incontrare una giornata particolarmente fredda, calze termiche e scarpa imbottita e siete a posto. Per quanto riguarda la copertura della caviglia, ovviamente sì. La maggior parte delle scarpe invernali da escursionismo ha il sostegno alla caviglia, fondamentale sia per una mobilità sicura su terreni impervi che per il calore.
Impermeabile: neve, pioggia gelata, schizzi d’acqua vicino al mare. Non vorrete certo tenere i piedi bagnati tutto il giorno, vero?
NON SERVE:
Gli stivaletti da città: potrebbero trarre in inganno: “Questi vanno benissimo, tengono caldo e sono pesanti. Andranno bene sicuramente!“, ma non sono né leggeri, né impermeabili e né caldi a dovere, perciò non servono a nulla.Scarpe da tennis: estremamente scivolose e non impermeabili, non servono a nulla.Modello stile Moon Boot/doposci:non scherziamo.Scarpe col tacco: non scherziamo. Per favore.
La valigia insider: un paio di scarpe da escursionismo invernale e poi almeno un altro paio, più comode (qui vanno anche bene delle sneakers o la scarpa/stivaletto che usate nella vita di tutti i giorni in Italia, in inverno) per quando starete al chiuso (ristorante/locale/museo/pub/hotel/etc).
RAMPONCINI/ANTISCIVOLO
FON-DA-MEN-TA-LI.
Ripetete a voi stessi: FON-DA-MEN-TA-LI.
Un po’ come per il giubbottino perfetto che vi avevo consigliato nell’articolo dedicato all’abbigliamento estivo, che vi è piaciuto parecchio visto che mi avete scritto in tanti dicendomi che vi ha salvato il viaggio, vi do un’altra chicca: non si può partire per un viaggio in Islanda, nel periodo invernale, senza avere in valigia dei ramponcini sovrascarpa, detti anche antiscivolo. Questo è un passaggio della valigia fondamentale: spesso mi scrivete dicendo che l’Islanda d’inverno vi è piaciuta, ma scivolavate dappertutto. Io lo dico sempre e mai smetterò di ripeterlo: con 20 euro di antiscivolo il vostro viaggio è salvo. Stupendo. Tranquillo. E soprattutto che, una volta via da Reykjavik, trovare questi prodotti è praticamente IMPOSSIBILE. Quindi non fate la frittata e ascoltatemi, così vi potrete godere l’Islanda in sicurezza e serenità! Vediamo insieme come vestirsi in Islanda in inverno.
PANTALONI
SERVE:
Per affrontare le giornate all’aperto vi serviranno dei pantaloni tecnici. Devono essere antivento, impermeabili e caldi, ovvero di quelli con rivestimento interno pensati per le escursioni in montagna d’inverno per affrontare la neve. Non conta la pesantezza a livello di peso quindi non fatevi ingannare, devono essere tecnici e quindi non fare passare né vento e né acqua (windproof e waterproof). Un’alternativa potrebbe essere la combo pantalone da trekking (sempre waterproof) per tutte le stagioni e pantaloni termici sotto, ma come impostazione la trovo personalmente scomoda. Meglio un pantalone di qualità con le caratteristiche di cui vi ho parlato sopra.
NON SERVE
La calzamaglia, il pigiama sotto, una tuta e poi i jeans, tuta sotto pantaloni non tecnici, sono impostazioni totalmente inutili. Ho visto gente rivestirsi in macchina o nelle stazioni di servizio, aggiungendo strati (inutili, cioè non tecnici, a strati inutili) rovistando tra gli ultimi abiti in valigia, dopo aver semplicemente affrontato 10 minuti di vento gelido e pioggia gelata. Un inferno. I jeans, le tute, non proteggono dal vento ma soprattutto, se si dovessero bagnare, affrontare la vostra giornata sarà veramente difficile. Fate attenzione che la maggior parte dei pantaloni tecnici in commercio – anche quelli molto costosi e di marche molto riconosciute, ovvero quelle che strizzano l’occhio alle marche che si occupano di abbigliamento per attività outdoor professionale, alla fine sono soltanto abiti da gita fuoriporta in giornata, seppur stupendi dal punto di vista del design – non sono antivento, impermeabili e caldi a dovere. Non sono tecnici, quindi. Non fatevi abbindolare dall’accattivante look outdoor, ma andate alla sostanza (assicuratevi che siano antivento e impermeabili), non state andando a fare una passeggiata in natura dietro casa; state per affrontare un clima subartico in pieno inverno!
La valigia insider: almeno 2-3 paia di pantaloni tecnici antivento e impermeabili versione invernale (con imbottitura). Ovviamente portatevi anche i jeans, non fate l’errore di portare solo abbigliamento tecnico. Vale lo stesso discorso delle sneakers/stivaletti: capiterà che la sera, in città o nei villaggi, andrete fuori a cena, a fare una passeggiata e non serve che per qualche ora vi imbacucchiate. No, gli islandesi non vivono vestendo abiti tecnici. Sì, non è un miraggio, quella ragazza è in minigonna il 10 dicembre per le vie della Capitale e quel ragazzo è in felpina, potete perciò resistere anche voi 2 ore senza pantaloni tecnici.
SOPRA, OVVERO: MAGLIE TERMICHE, PILE, MAGLIONI E GIACCA
SERVE:
Per esperienza questa è la configurazione più utile per affrontare una giornata invernale, rispettando il sacrosanto principio del vestirsi a cipolla: intimo (cotone, ma se siete freddolosi anch’esso termico), maglietta termica pesante, fondamentale, guarda sotto (andrebbe utilizzata direttamente a contatto con la pelle, ma uno strato di cotone sotto non intaccherà di molto il calore e vi darà più traspirabilità; anche qui preferenza personale, non mi piacciono materiali sintetici a contatto diretto con la pelle), pile invernale da montagna (meglio se con cerniera, se dovesse uscire il sole potrete gestire facilmente l’apertura), oppure maglione pesante di lana (il top sarebbe un bel lopi islandese, ma all’inizio del viaggio dovrete sicuramente farne a meno) e infine la giacca.
Giacca: qui si apre un capitolo delicato: la giacca deve essere assolutamente… antivento, impermeabile e garantire un ottimo isolamento termico, esattamente come i pantaloni e le scarpe. Sono la parte di abbigliamento deputata a battagliare col clima islandese, l’ultimo strato del vostro vestiario e quindi la parte più importante. La corazza. Non risparmiate sul giubbotto. Giubbotto da neve? Va anche bene, a patto che sia impermeabile e non idrorepellente (deve essere waterproof e non water resistant o water repellent).
Questo giubbotto, ad esempio, costa meno di 100 euro ed è un ottimo prodotto. Anch’esso del Decathlon: impermeabile, antivento e caldo. Le cuciture sono protette e anch’esse impermeabili. Molto utili, davvero un gran bel prodotto per questa cifra. Lo trovate qui nella versione da uomo, mentre qui la variante da donna.
NON SERVE:
Felpe, tute da sci, maglioncini di lana leggeri, due piumini da montagna uno sopra all’altro, non servono. D’inverno c’è poco da togliere e rimettere: una volta trovata l’impostazione sopra ideale, siete a posto. Quindi fate incetta di pile pesanti, maglie termiche e maglioni di lana in modo da avere più ricambi per la stessa impostazione. La sera, per andare al ristorante o a bere qualcosa maglia termica, maglione di lana e giubbotto sono più che sufficienti.
VARIE, OVVERO FONDAMENTALI
- Berretto di lana: coprire la testa dal gelido vento e dalla pioggia gelata/neve è fondamentale. Meglio ancora i cappellini di lana ma dentro imbottiti con il pile.
- Guanti: anche questi è necessario che abbiano uno strato esterno impermeabile, e uno interno imbottito. I guanti di lana che usate per fare il tragitto casa-supermercato no, non vanno bene.
- Costume da bagno: sì, per fare il bagno all’aperto. Ah, che spettacolo! Non c’è niente di più bello – e islandese – di un bel bagno, magari in una pozza calda naturale o in una spa, mentre fuori nevica, tira vento o piove acqua gelata. Provare per credere!
- Scaldacollo: se la giacca non copre il collo e non vi va di usare una sciarpa, può essere utile.
- Occhiali da sole: le ore di luce, specialmente da novembre a gennaio sono pochissime, ma se in quelle poche ore dovesse uscire un sole scintillante gli occhiali sarebbero fondamentali, per riparare gli occhi dai riflessi sulla neve.
- Scaldamani/scaldini per corpo: per i più freddolosi potrebbero avere senso, ne vendono di diverse tipologie e potreste usarli per tenere al caldo mani e piedi. Non male. Quelli del Decathlon, che trovate qui, durano 3-4 ore.
L’ATTESA DELLA DAMA VERDE
Un’attenzione particolare alla valigia per un viaggio invernale in Islanda è fondamentale anche per una cosa, alla quale magari non avete pensato: dovrete essere preparati ad aspettare al freddo la dama verde che danzerà per voi nei cieli d’Islanda. Siete pronti?
BUON VIAGGIO!
Seguici per ulteriori consigli utili per arricchire il tuo viaggio, ogni giorno!
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Ciao, un pantalone di questo tipo va bene? Islanda in aprile! Grazie
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Ciao Emanuele,
sì, leggo che sono antivento e idrorepellenti, perciò vanno benissimo.