L’Islanda ha un sottobosco letterario di valore e prestigio internazionale. Quando nel 1955 Halldór Laxness vinse il Premio Nobel per la Letteratura, contava appena 150.000 abitanti, gli stessi abitanti di Rimini e Salerno oggi.
La scrittura, più di qualsiasi altra forma d’arte, per gli islandesi ha sempre rappresentato un’attività fondamentale, vitale, un modo per affermare la propria esistenza di popolo e di nazione, per alleviare le sofferenze di un ambiente tremendamente ostile e per cercare di interpretare e imbrigliare, per quanto possibile, il mondo fuori. Borges diceva che furono proprio gli islandesi, attraverso le saghe, ad inventare il romanzo moderno, enfatizzando l’importanza di una certa narrazione antico-nordica nella cultura contemporanea occidentale.
Oggi gli scrittori islandesi continuano, sempre di più, ad occupare gli scaffali delle librerie italiane e sono sempre più amati dai lettori italiani, grazie anche alla lungimiranza di alcuni editori, come la milanese Iperborea che sta facendo un ottimo lavoro (nella mia guida di viaggio Islanda è presente una bellissima intervista che feci qualche anno fa a Pietro Bianciardi, editore di Iperborea). Non solo gialli, non solo i classici della letteratura islandese, la letteratura contemporanea islandese ha il merito e la caratteristica di metterci in contatto con questo Paese, facendoci sognare.
Ho scelto 5 libri di autori islandesi per voi che mi hanno letteralmente cambiato la vita e che vi consiglio di leggere in questi giorni, per sognare un po’, per ritornare a quei luoghi che fanno bene all’anima o per prepararvi al vostro prossimo viaggio in Islanda!
5. Atlante leggendario delle strade d’Islanda
di Jón R. Hjálmarsson
Un viaggio tra miti e leggende strutturato come se fosse un susseguirsi di tappe: elfi, troll, spettri, eroi, stregoni e tanti altri personaggi che formano l’immaginario collettivo e storico di questo popolo. Un viaggio in cui la natura appare come viva, un mondo a sé stante, in grado di narrare, incutere timore e risolvere enigmi esistenziali. Libro imprescindibile per chi vuole viaggiare da casa e immergersi nell’Islanda più autentica.
4. Il pastore d’Islanda
di Gunnar Gunnarsson
Benedikt è un uomo solitario che ogni anni decide di celebrare il Natale in un modo tutto suo: ogni prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite sugli altipiani, ovvero quelle sfuggite ai raduni autunnali delle greggi, quando i pastori – in un affascinante rito collettivo che ha origini molto lontane – recuperano ognuno il proprio gregge al termine della stagione della libertà, in cui le pecore islandesi vivono libere, per poi affrontare il duro inverno protette. Lo fa coi suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Un viaggio magico, che trasuda poesia e che svela i lati più intimi dell’esistenza umana.
3. Doppio vetro
di Halldóra Thoroddsen
Il mondo della gioventù è un mondo lontano, come la città che continua la sua corsa e non resta che osservarla a distanza. Un doppio vetro, uno di quelli tipici delle case di Reykjavík, è ciò che divide il presente dal passato dell’anziana protagonista. Ma quando le domande sono ancora tante e la fame di giorni non è finita è possibile che, da un giorno all’altro, anche un tempo di attesa e ricordi si trasformi in una storia tutta da vivere e scrivere. Un amore nuovo, inaspettato ma forse sempre sognato. Che cos’ha in fondo l’amore da offrire a due solitudini al tramonto?
2. Luce d’estate. Ed è subito notte
di Jón Kalman Stefánsson
Ora entriamo nel campo dei libri che mi hanno letteralmente cambiato la vita. Non leggetelo solo per conoscere qualcosa di più di questa terra, per fare un viaggio in Islanda da casa vostra, ma per conoscere voi stessi e fare un viaggio nella vostra intima geografia. Stefánsson è un gigante della letteratura che ha il potere di scavare dentro, attraverso una prosa poetica unica che fa sognare ad occhi aperti. In questo libro ci racconta di come l’Islanda insegni che il buio della condizione umana non lo si può eliminare, ma “solo” ingannare. In questo senso, ci rivela che non è subito notte. È sempre notte, semmai, e a un tratto è subito giorno. È, improvvisamente, bellissima, imperfetta e umana luce.
1. Gente indipendente
di Halldór Laxness
Si tratta del grande capolavoro della letteratura islandese. Un libro fondamentale per capire questa terra, che fa piangere, ragionare, capire, che fa ridere e interrogarsi, su ciò che siamo, da dove veniamo e verso quale orizzonte stiamo viaggiando. Un libro che in realtà è un’enciclopedia di quella che è la storia degli islandesi, delle trasformazioni sociali che hanno riguardato questo popolo tenace e isolato, delle caratteristiche antropologiche e delle contraddizioni di questi uomini costretti, nel mondo della vita quotidiana, non solo a sfidare gli elementi e la fame, ma anche le cooperative, le banche, i politici, la modernità, l’inesorabile trasformazione di un mondo che qui ha un peso specifico molto più elevato che altrove.
Ps. Se siete più da serie TV o da film, ho pensato anche a voi. Date un’occhiata alle migliori serie tv islandesi (per non alzarsi più dal divano) oppure ai 5 film per capire la società islandese.
Se invece volete leggere il libro di un ragazzo che a 20 anni ha compiuto un viaggio epico alla volta dell’Islanda (ovvero io), partendo da Milano a bordo di un camper che aveva una decina di anni più di me, qui trovate il mio ultimo libro Il viaggio di Sisifo!